le schifezze e i piccoli orrori di cui ciascuno è fatto.
Insomma un libro che conosce le identità di chi ancora non c’è.
Il mondo è completo.
Il mio
mondo
è
finito :
concluso. Sono concluso.
Sono nella storia, sono un punto
in una stirpe.
Non sono più.
Fermo tutto.
Ascolto in me stesso e non sono più
cosa voi dite
che io sono.
Li si descrive così questi uomini : fanno silenzio
perchè ascoltano.
Hanno la forza di fermare il tempo. Di considerare
tutto il nuovo come una replica
ed essi, no, non si replicano, non sono la replica di niente
né di alcuno
perché ascoltano e considerano tutto ciò che arriva
come nuovo : avrebbe potuto essere sennò.
considerano nello stesso tempo,
come due piani visti insieme, ogni evento
e la sua contropartita, ciascun fatto
e il suo contrario, ciascun carattere
e la sua smentita.
Non capite ? Immaginate ! Immaginate !
Guardate l’uomo cadere. E nello stesso tempo, sull’altro piano,
guardatelo continuare la sua via.
Ecco come va.
Versione italiana di Beatrice Monroy.
Sommario
Le futur n’est jamais complètement fermé